mercoledì 10 novembre 2010

Il silenzio dei colpevoli


Fatto: le mie mancanze sono evidenti. Si potrebbe in effetti dire che questo singolo fatto annulla il senso di questo post. Se le mie mancanze sono evidenti, perdo automaticamente qualsiasi diritto di replica. Lo so.

Fatto: le mie (eventuali) rimostranze non hanno il carattere di giustificazioni. Il che significa che se ad accusa rispondo con accusa, non è automatico desumere un rapporto di causalità tra le due cose. E allora perchè rispondi con accuse, se non c'è causalità con le accuse che ti vengono rivolte, direte voi... E infatti non rispondo. Però la voglia c'è, cazzo. Credo sia abbastanza umano, quando si viene presi a pugni, sentire la voglia di ridarne indietro un paio. Solo che è inutile, l'unico risultato sarebbe quello di trasformare una punizione corporale in una rissa. Una punizione corporale è umiliante, ma da una rissa ci si esce solo con qualcosa di rotto.

Fatto: posto che le mie mancanze sono evidenti, e che non ho intenzione di accampare scuse, resta la convinzione che ci sia qualcosa di sbagliato nel sistema. Soprattutto quando ci si attacca alle parole, e quando si propugna la discussione solo nella forma di monologhi. Anzi, no, non è vero. La discussione la si concepisce solo in forma di monologo. Si, è più esatto.

Vorrei poterne parlare con qualcuno e avere una serena disamina per arrivare a una soluzione condivisa. Purtroppo quelli con cui posso parlarne non possono apportare alcuna soluzione, quelli con cui potrei avere una serena disamina si rifiutano di parlare con me (e per carità, li capisco pure), e quelli che avrebbero il potere di apportare soluzioni il concetto di serena disamina non sanno nemmeno dove stia di casa.

Condiamo il tutto con la perfetta convinzione che anche il più ignobile individuo di questa saga degli orrori è una ottima persona (con l'eccezione dello Scorpione, ovviamente), e diventa davvero difficile sposare fastidio e consapevolezza che non bisogna mai lamentarsi.

Come dire... ^__^

Un passo alla volta. Magari cominciando da me, che oggettivamente sono la ruota storta del carro.

Resta il fatto che tra fare il bravo e fare il cane, il passo è piccolo così.

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