sabato 29 settembre 2007

Veni, vidi, scripsi

E così, eccomi qua.
Cinque minuti di tempo libero, una bella idea per il titolo, ed ecco il mio blog. Ci pensavo da tanto e mi affascina l'idea di avere uno spazio dove riversare parte di quei pensieri che fanno capolino durante la giornata.
Non credo di avere alcunchè di brillante o di interessante da dire, ma come si dice... tempo al tempo. Scrivendo queste righe mi sento decisamente impacciato e arrugginito, ma suppongo sia normale. Non so neppure se avrò la costanza, o la passione, per portare avanti questo spazio senza lasciarlo seccare e morire. Credo che mantenere vivo qualcosa che sia esclusivamente sotto la mia responsabilità e indipendente dalla tutela degli altri sia di sprone per me, ma da dove mi derivi questa convinzione mi è ignoto. Per certi versi, anzi, ho più volte avuto dimostrazione della mia totale incapacità ad applicarmi con costanza alle cose.
Credo sia nella mia natura, ma ho deciso di darmi un'altra chance.
Dopotutto, ho un fiume da attraversare.

Lo scorpione e la rana

Una rana stava serenamente sguazzando in un fiume quando ad una sponda si avvicinò uno scorpione.
"Devo passare dall'altra parte", disse, "ma non so come fare, io non so nuotare e se provo affogherò. Tu potresti aiutarmi trasportandomi sul tuo dorso, te ne sarei molto grato". La rana perplessa rispose: "Ma se io ti lascio salire sul mio dorso tu potresti pungermi ed uccidermi!". Lo scorpione rassicurò la rana: "Non ti preoccupare, perché dovrei farlo, se ti pungessi morirei anch'io perché affogheremmo entrambi".
La rana si tranquillizzò alla spiegazione dello scorpione e lo fece salire. Quando furono a metà del fiume, però, lo scorpione punse la rana. La rana sentì il veleno fare rapidamente effetto, e affondando insieme allo scorpione trovò la forza di chiedergli: "Ma perché l'hai fatto? Così moriremo tutti e due!"
Lo scorpione rispose: "Non ho potuto farne a meno, questa è la mia natura".