domenica 9 dicembre 2007

Domenica 9 dicembre 2007

Da oggi sono un po' più solo.
Se n'è andata una delle persone che più mi amava, e più mi capiva.
Una delle persone a cui più devo quello che sono.
Mi mancherà.

Dovunque tu sia ora, riposa in pace.

domenica 7 ottobre 2007

Michael Clayton

Ho visto Michael Clayton al cinema ieri sera.
Mi è piaciuto moltissimo.

Il film narra di un "risolutore di problemi" per un grande studio legale che arriva ad un momento di stallo totale nella propria vita. In guai economici per un investimento sbagliato, depresso da una carriera scevra di soddisfazioni e con la sottile sensazione di essere una barca su un fiume che non porta da nessuna parte, Michael Clayton si vede affidare il caso più critico della sua carriera.
Uno dei più autorevoli partner dello studio, apparentemente colpito da una forma più clamorosa e profonda del suo stesso senso di nausea, rischia di far saltare un cruciale patrocinio difensivo per conto di una multinazionale.

Al contrario di quanto si può pensare, tuttavia, il film (e qui sta tutta la sua forza) non ha quasi nulla del legal thriller. E' invece costellato da apparizioni realistiche e coinvolgenti di personaggi di supporto, che la sceneggiatura non si preoccupa di corteggiare ma che usa con sapienza per dipingere il mondo che ruota attorno ad un uomo. Il realismo e i brandelli di umanità che si mescolano allo spietato universo lavorativo di Clayton donano una profondità inaspettata, e piacevolissima.

In conclusione, un film diverso nonostante una trama ben lungi dall'essere innovativa. Molto ben realizzato, con ottimi attori e un'ottima regia. Unica nota negativa, il finale che non riesce a conservare il tocco originale e chiude invece in un modo banale una costruzione altrimenti affascinante.

In ogni caso, un voto altissimo per uno dei film che ho goduto di più al cinema da molto tempo a questa parte.

giovedì 4 ottobre 2007

Grosso colpo di Mercato

E ora parliamo un po' dei miei hobby da disadattato... Oggi è il giorno di Hattrick.

Ieri ho intrapreso una nuova fase per la mia squadra di calcio virtuale, il Lavino Utd. Dopo aver venduto alcuni pezzi pregiati, ho deciso di allenare difesa e di spendere il restante denaro in un nuovo giovane centrocampista. Ma il grosso botto l'ho sparato subito dopo, quando ho deciso di sperperare un patrimonio (2 milioni e 850mila euro, una vera follia) per uno dei più forti giocatori mai passati da Lavino: un'ala in grado di farmi fare, o almeno spero, un salto di qualità (anche se con ogni probabilità sarò preso per il collo dal tetto-stipendi).

E' stato un po' come mangiare cioccolata: sono tornato a casa dopo una giornata particolarmente stancante al lavoro, e mi sono fatto un regalo incurante del prezzo e delle conseguenze.
Autogratificazione alò!

sabato 29 settembre 2007

Veni, vidi, scripsi

E così, eccomi qua.
Cinque minuti di tempo libero, una bella idea per il titolo, ed ecco il mio blog. Ci pensavo da tanto e mi affascina l'idea di avere uno spazio dove riversare parte di quei pensieri che fanno capolino durante la giornata.
Non credo di avere alcunchè di brillante o di interessante da dire, ma come si dice... tempo al tempo. Scrivendo queste righe mi sento decisamente impacciato e arrugginito, ma suppongo sia normale. Non so neppure se avrò la costanza, o la passione, per portare avanti questo spazio senza lasciarlo seccare e morire. Credo che mantenere vivo qualcosa che sia esclusivamente sotto la mia responsabilità e indipendente dalla tutela degli altri sia di sprone per me, ma da dove mi derivi questa convinzione mi è ignoto. Per certi versi, anzi, ho più volte avuto dimostrazione della mia totale incapacità ad applicarmi con costanza alle cose.
Credo sia nella mia natura, ma ho deciso di darmi un'altra chance.
Dopotutto, ho un fiume da attraversare.

Lo scorpione e la rana

Una rana stava serenamente sguazzando in un fiume quando ad una sponda si avvicinò uno scorpione.
"Devo passare dall'altra parte", disse, "ma non so come fare, io non so nuotare e se provo affogherò. Tu potresti aiutarmi trasportandomi sul tuo dorso, te ne sarei molto grato". La rana perplessa rispose: "Ma se io ti lascio salire sul mio dorso tu potresti pungermi ed uccidermi!". Lo scorpione rassicurò la rana: "Non ti preoccupare, perché dovrei farlo, se ti pungessi morirei anch'io perché affogheremmo entrambi".
La rana si tranquillizzò alla spiegazione dello scorpione e lo fece salire. Quando furono a metà del fiume, però, lo scorpione punse la rana. La rana sentì il veleno fare rapidamente effetto, e affondando insieme allo scorpione trovò la forza di chiedergli: "Ma perché l'hai fatto? Così moriremo tutti e due!"
Lo scorpione rispose: "Non ho potuto farne a meno, questa è la mia natura".