venerdì 1 agosto 2014

Uccidere un cane

Ieri 31 luglio 2014 è uscita sui giornali questa notizia: in breve, il 18 luglio scorso due uomini in provincia di Brescia sono stati immortalati da un escursionista mentre uccidevano uno dei propri cani.
I due sono stati identificati dai Carabinieri e denunciati; le motivazioni del gesto sono da accertare, e la loro versione sarà evidentemente verificata da chi di dovere.

Questa vicenda è oggettivamente orribile. Io amo gli animali, credo che il cane sia una creatura capace di una intelligenza e di una dolcezza straordinarie, e le persone incapaci di riconoscere l'incredibile amore che possono dare le ho sempre trovate un po' aride, lo confesso.

Diciamo di più: io non ho mai avuto un animale domestico fino a pochi mesi fa. Ora ho due gatti e per loro farei qualsiasi cosa. Sono intelligenti, affettuosi, giocherelloni, ed è un piacere prendermene cura. Sono amici, sono famiglia, e mi immagino senza troppo sforzo a far pentire amaramente qualcuno che facesse loro del male. Non proprio come se toccassero i miei nipotini, ma quasi.


Però, ecco... io di questa cosa ho avuto notizia su Facebook questa mattina. Tramite una foto condivisa da un mio contatto sulla propria bacheca. Leggendo i commenti alla foto, si trovano perle come "facciamoli a pezzi sti bastardi", "lo arrestino subito e lo uccidano", "andiamo", "linciaggio", "spedizione punitiva". Vale la pena di sottolineare che oltre alla foto veniva linkato il profilo facebook di uno dei due uomini, l'indirizzo della sua Impresa, e il suo numero di telefono.

Ora, giuro che sono serio: qualcuno mi spiega a cosa serve la gogna? Questi due sono stati identificati dai carabinieri, denunciati, e verranno giudicati ed (eventualmente) condannati dallo Stato italiano per il reato di uccisione di animale, previsto dal codice penale. A cosa serve mettere la loro foto su facebook? A cosa serve far montare l'indignazione? A cosa serve distribuire forconi e torce?

Ve lo dico io a cosa serve: a niente. Volete sentirvi bene? Indignarvi non serve a una mazza, questa è la verità. La pietà vi fa sentire meglio, la pietà vi fa essere utili, la pietà vi allena all'empatia. La rabbia non vi allena ad altro che ad arrabbiarvi meglio la prossima volta, per cose sempre più piccole, finchè reagite all'uccisione di un cane come reagireste all'uccisione di vostro figlio. E fosse il VOSTRO cane, capirei. Ma non lo è. Augurare la morte alla gente non fa di voi persone forti, nè persone morali, nè, udite udite, fa di voi persone che amano i cani.

Fa di voi solo persone che rispondono alla violenza con voglia di altra violenza.

L'amara verità è che la gente non si muove mai per pietà. Si muove sempre per rabbia. Ma la rabbia che fa muovere la gente è quasi sempre selettiva. Ognuno di noi passa davanti a centinaia di potenziali indignazioni ogni giorno, poi ne pesca una che può sfogare da casa tra un cappuccino e un documentario, e la cavalca come se non ci fosse un domani. Così son buoni tutti però. Non pensiate di essere tanto speciali. Provate ad indignarvi per qualcosa per cui è meno facile ottenere dei like. Provate ad indignarvi per qualcosa fatto a qualcuno che tutti disprezzano.

Se poi oh, vi andasse anche di non provare proprio ad indignarvi e lasciar fare ai Carabinieri il proprio lavoro... va poi bene lo stesso, eh.